Il 25° anniversario di ADi e la conclusione della lunga presidenza di Alessandra Cenerini

Questo 7° Congresso celebrerà un’altra importante tappa: il 25° anniversario di ADi e la conclusione della lunga presidenza di Alessandra Cenerini.

Alessandra Cenerini, una delle fondatrici di ADi,  ha guidato l’Associazione dalla sua creazione ad oggi, attraverso fasi  molto impegnative, che hanno delineato  il carattere  assolutamente originale  di ADi nel panorama culturale italiano. Un’associazione  proiettata da subito  in una visione globale dell’educazione,  che ha anticipato ed elaborato proposte ancora oggi visionarie.

Guardando agli inizi, si possono tracciare 4 fasi di ADi lungo questi 25 anni, cadenzate dai suoi  Congressi.

La prima fase (1998-2003) è stata caratterizzata soprattutto  da una riflessione/ricerca  sugli elementi fondanti la professione docente al fine di restituirle dignità e prestigio sociale. Ha perseguito una nuova professionalizzazione attraverso: a) la rivendicazione ed elaborazione  di un nuovo stato giuridico  ; b) la formulazione del codice etico-deontologico  e degli standard professionali della docenza.

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La seconda fase (2003-2013) ha visto l’apertura e l’allargamento di ADi a tutte le professioni che svolgono compiti specifici nell’istruzione: la dirigenza scolastica, la  funzione ispettiva, la docenza universitaria e la ricerca educativa. In questa periodo ADi abbraccia la decentralizzazione dell’istruzione varata nel 2001 dal nuovo Titolo V della Costituzione, e in relazione ad essa dedica particolare attenzione all’Istruzione e Formazione Professionale regionale e alla sua connessione all’Istruzione Professionale statale.  L’ADi intanto intreccia relazioni internazionali, avviando un’azione sistematica di ricerca comparata a cui viene data visibilità con l’annuale seminario internazionale, e una puntuale informazione sulle indagini internazionali PISA, PIRLS e TIMMS. Sarà questo carattere internazionale il tratto sempre più distintivo di ADi nel panorama culturale e dell’associazionismo professionale italiano.

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La terza fase (2013-2020)  accentua l’attenzione sull’autonomia scolastica, di fronte alla persistente burocratizzazione delle scuole, ed  elabora una vera e propria proposta di legge: gli ISAS, Istituti Scolastici ad Autonomia Speciale.  Sul versante della valutazione vengono seguiti con grande interesse gli sviluppi di PISA- con la traduzione italiana di tutti i Focus-  e dell’INVALSI.  Viene approfondita  la tematica della differenziazione della carriera docente e la creazione di figure  di leadership  oltre la dirigenza scolastica, a sostegno della valorizzazione della docenza e dell’autonomia delle scuole, anche con riferimenti   specifici ad altri Paesi, quali Singapore, Inghilterra, Australia. Prendono grande sviluppo i progetti europei  proposti da ADi o con la sua partecipazione.

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La quarta fase  (dal 2020 ad oggi)   si apre nel 2020 con la pandemia, che sconvolge a livello globale il modo di fare scuola, aprendo nuovi scenari, tra cui l’accelerazione della digitalizzazione, insieme alla consapevolezza dell’importanza della scuola come luogo di socializzazione.

ADi, attraverso originali elaborazioni e i suoi seminari internazionali,  ha cercato di esaminare  in che modo la scuola possa e debba rapportarsi ai nuovi scenari,  e ha lanciato  una nuova narrazione dell’istruzione, che immagina:

  • ecosistemi di apprendimento;
  • scuole senza pareti;
  • un ‘autonomia scolastica connessa” a livello locale, nazionale  e globale,  fondata sulla collaborazione, e non la competizione, fra scuole;
  • la responsabilità condivisa fra le scuole nei confronti dell’istruzione di un intero territorio;
  • la sostenibilità dei curricoli vs la loro bulimia;
  • l’imprescindibile unione nella scuola di 2 obiettivi dell’Agenda 2030: il n.3 (salute/benessere) e il n. 4 ( educazione di qualità);
  • e last but not least, la valorizzazione dell’”agency” degli studenti, del loro protagonismo nel proprio apprendimento, del potere di apprendere insieme.

Infine  l’esigenza che la scuola faccia i conti, in positivo e in negativo, con  l’accelerazione della digitalizzazione, che le sarà comunque, volente o nolente,  imposta dalla generazione Alpha.

 E si aprirà per ADi la 5^ fase.