In un’atmosfera di grande coinvolgimento e generale soddisfazione si è concluso sabato 22 maggio a Siena il seminario che ha tracciato il bilancio della prima fase della sperimentazione Innovadidattica e ne ha delineato i possibili sviluppi futuri.
Il seminario è stato organizzato da ADi e da sei reti, appartenenti a sei diverse regioni italiane, che con ADi hanno presentato e vinto il progetto Innovadidattica, l’hanno sviluppato e ne hanno congiuntamente valutato i risultati. L’ l’ITIS/Liceo Sarrocchi della rete toscana ha accolto con grande generosità e ospitalità l’evento.
Con il coordinamento di Tiziana Pedrizzi, Presidente ADi Lombardia e ricercatrice ANSAS di quella regione, i referenti di progetto delle scuole capofila hanno presentato ed evidenziato gli aspetti più significativi della loro esperienza, non nascondendo anche taluni aspetti critici.
Le sei reti (indicate con la scuola capofila) presenti sono state:
1) Friuli Venezia Giulia: Liceo Marinelli – Udine
2) Liguria: Liguria: IPSSAR Casini – La Spezia
3) Marche: IPSSART Varnelli – Cingoli
4) Sardegna: Liceo Europa Unita – Porto Torres
5) Toscana: Istituto Tecnico e Liceo Sarrocchi – Siena
6) Umbria: Liceo Majorana – Orvieto
I consulenti ADI che hanno seguito e sostenuto con grande professionalità tutta la fase sperimentale, fino a questo momento conclusivo, sono stati Maria Galperti e Sergio Bassi.
Il seminario è stato aperto dalla relazione introduttiva della presidente dell’ADi, Alessandra Cenerini, che ha messo in rilievo l’importanza delle reti di scuole nei processi di innovazione, sottolineando l’esigenza che questo aspetto, istituzionalmente presente nella nostra legislazione fin dal varo del Regolamento dell’autonomia (DPR 275/1999), sia rafforzato e sostenuto da una forte leadership di sistema.
Dopo le relazioni delle sei reti sono intervenuti:
- Patrizia Lotti, per ANSAS, ex INDIRE
- Roberto Ricci, per l’INVALSI SNV
- Raffaella Cammarano, per la Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore del MIUR
Le tre relazioni sono state particolarmente ricche di spunti, sia nel delineare il percorso di questa sperimentazione in collegamento con il Nuovo obbligo di istruzione e i risultati di apprendimento in termini di competenze, sia nel tracciare la situazione nazionale in riferimento alla valutazione degli esiti, sia nel prospettare alcune ipotesi (per quanto incerte …) di ulteriori sviluppi di questa esperienza.
Unanime è stata la richiesta che quanto è stato prodotto con uno sforzo e un impegno notevolissimi non sia, come quasi sempre avviene in Italia, disperso e accantonato.
Sul sito dell’ADi, saranno pubblicati in maniera esaustiva sia gli atti del seminario di Siena, sia tutti i documenti relativi alla realizzazione dei progetti, perché l’esperienza fatta possa essere d’aiuto ad altre scuole