Il tema del bullismo è molto sentito in Inghilterra, perché il fenomeno ha assunto proporzioni impressionanti.
Quasi la metà dei quattordicenni ha sperimentato qualche forma di bullismo, come si evince da una ricerca (new research) appena pubblicata, svolta su 10.000 adolescenti inglesi, su commissione del Ministero dell’Istruzione.
L’attribuzione di nomi dispregiativi e il bullismo cibernetico – dove la vittima riceve minacce e insulti tramite il cellulare e internet – sono le forme più comuni.
Seguono le minacce violenti, l’esclusione dal circolo degli amici e forme di vera e propria violenza; la forma meno comune di bullismo è quella che costringe la vittima a dare denaro o altri oggetti.
Secondo questo studio circa il 47% dei quattordicenni ha subito episodi di bullismo. Questi scendono al 41% tra i quindicenni e al 29 % tra i sedicenni.
I ragazzi disabili sono quelli contro cui maggiormente ci si accanisce con nomi dispregiativi e si pratica l’esclusione dal giro degli amici.
Le ragazze subiscono più dei ragazzi episodi di bullismo fra i 14 e i 15 anni.
Si è riscontrato che i ragazzi che sono stati bersaglio di atti di bullismo hanno avuto risultati significativamente inferiori- circa 2 voti in meno- agli esami di fine obbligo (GCSE).
E’ interessante sottolineare che la ricerca ha verificato che i ragazzi che hanno raccontato ai genitori gli episodi di bullismo di cui sono stati vittime, e i cui genitori si sono fatti promotori della denuncia, hanno il doppio di probabilità di non subirne altri.
Questa ricerca è stata pubblicata in concomitanza con l’avvio della settimana contro il bullismo che ha inizio il 16 novembre, e che quest’anno è incentrata sul bullismo cibernetico, cyberbullying, e ha come slogan Stay Safe in Cyberspace, Sicurezza nello spazio cibernetico.
In questa occasione il Ministro dell’Istruzione Ed Balls ha richiamato i genitori a denunciare sempre gli episodi di bullismo, e ha salutato l’uscita di una nuova canzone contro il bullismo del gruppo N-Dubz (anti-bullying song from the group N-Dubz).
E in Italia ?
Da noi capita che questioni serie e preoccupanti, come il bullismo, siano affrontate alla stregua di “mode del momento”, un gran parlare per qualche mese, poi cala un silenzio tombale, o peggio l’assenza di qualsiasi intervento.
In mancanza di indagini e interventi sistematici ad ampio spettro da parte delle istituzioni, è assolutamente importante che le scuole non trascurino il fenomeno e si attrezzino per conoscerne l’entità e la tipologia nelle proprie scuole e approntare specifici interventi. L’ADi ha predisposto uno specifico accurato corso di formazione, correlato da un accurato questionario su cui costruire un progetto a breve, medio e lungo termine.
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DOWNLOAD
- Cyberbullying 2007, il testo inglese della guida per le scuole contro il bullismo cibernetico
- Summary of a new research on bullying 2009
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LINK
- Anti-bullying Alliance
- Department’s Flickr page
- Let’s Fight It Together
- Parentline Plus
- Be Someone to Tell
- Corso ADi sul Bullismo
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Video
- Message from the Secretary of State, Ed Balls, to launch Anti-Bullying Week 2009
- Anti-bullying song from the group N-Dubz
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