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La “Carta di Genova sull’Orientamento”

26^ edizione del salone Orientamenti di Genova

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Un documento di proposta programmatica, da parte degli assessori regionali, per la riforma dell’orientamento

A metà novembre a Genova si sono riunite le commissioni della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Istruzione, Università e Ricerca (X commissione) e Formazione e Lavoro (XI commissione). Hanno approvato in sede congiunta “La carta di Genova sull’Orientamento”, un documento di proposta programmatica, da parte degli assessori regionali, per la riforma dell’orientamento.
Condivisa all’unanimità, la Carta di Genova chiede una didattica orientativa fin dalla scuola primaria; l’inserimento del profilo professionale dell’orientatore nell’organico di tutti i gradi scolastici; formazione iniziale e in servizio dei docenti sulle attività di orientamento trasversali; evoluzione del PTCO (ex alternanza scuola lavoro) e interazione con le realtà territoriali; almeno 30 ore laboratoriali di orientamento in tutti i livelli di istruzione; rafforzamento dei Piani Formativi Individualizzati (PIF).
La Coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, Alessandra Nardini, Assessora della Regione Toscana e il Coordinatore della Commissione Istruzione, Claudio Di Berardino, Assessore della Regione Lazio dichiarano che: “La Carta di Genova scaturita dall’iniziativa pubblica ‘Orientamenti’ pone le basi per aprire un confronto a livello nazionale sulla riforma dell’orientamento della scuola e della formazione, e per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro chiamato in questo periodo a profondi cambiamenti.”
La Carta di Genova è stata poi donata al ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, in occasione del taglio del nastro della 26^ edizione del Salone Orientamenti di Genova. Titolo scelto per l’edizione 2021 è “react”, un messaggio per invitare i giovani, e non solo, a “non subire gli eventi ma ad essere protagonisti di questo momento storico: reagire, ripartire di slancio è l’obiettivo a cui puntare”, spiega la regione Liguria che ha organizzato l’evento insieme all’ufficio scolastico regionale, l’università, la camera di commercio, il comune e la città metropolitana di Genova.
L’ADi si riserva un giudizio sulla Carta di Genova appena sarà resa pubblica.