L’ADi fa l’ultimo appello alla 7^ Commissione della Camera perché non dia parere favorevole al TFA speciale. La questione è gravissima. L’abilitazione ope legis per 50.000 nuovi docenti, in aggiunta ai 20.000 del TFA ordinario ipoteca l’insegnamento per i prossimi vent’anni.
Di fronte a questo iniquo e sconsiderato provvedimento sono increduli e angosciati migliaia di giovani, bravi e impegnati, che ancora una volta si vedono scavalcati da chi non ha mai sostenuto né una selezione, né una valutazione, ma vanta il solo merito di essere più vecchio, anche solo di mesi.
Ma sono ancora più increduli e amareggiati coloro che hanno tre e più anni di servizio, che hanno fatto tutte le prove del TFA ordinario, superandole, e si troveranno accanto i “graziati” del TFA speciale, che non solo verranno esonerati dalle prove di accesso nelle quali sono stati bocciati, ma avranno addirittura l’abbuono delle 475 ore di tirocinio, che invece loro, promossi al TFA ordinario, saranno costretti a fare, con grandi disagi, in una scuola diversa da quella in cui insegnano.
Noi vogliamo augurarci che i membri della 7^ commissione della Camera si rendano conto dell’enormità di un voto favorevole a tale provvedimento.
E ci chiediamo: il Presidente Monti dov’è? Ha idea di quello che ha predisposto il suo ministro?
Dobbiamo davvero pensare che l’ultima salvezza sia un appello al Capo dello Stato? Siamo certi che il Presidente Napolitano, garante della Costituzione, coglierebbe la gravità di una tale discriminazione operata a danno dei meritevoli.
Alessandra Cenerini
Presidente nazionale ADi, Associazione Docenti Italiani
www.adiscuola.it
adi-scuola@tiscali.it
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