1^ Sessione 1^ Istantanea
LA SCUOLA NEL PAESE PIU’ FELICE DEL MONDO
|
Buongiorno gentile pubblico! Stamani vi porteremo a conoscere … tutta un’altra scuola….. | |
|
Una scuola dove si sta bene… Eh si, perché secondo le classifiche internazionali in Italia non solo alleviamo asini, ma anche… asini infelici | |
|
Secondo l’indagine OCSE Pisa per il 38% dei quindicenni italiani la scuola è un luogo in cui non si ha voglia di andare. | |
|
e secondo il rapporto 2016 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 72% delle ragazze di quindici anni soffre di stress da scuola, e i maschi seguono con il 51% | |
Oh Signor, asini… infelici e… stressati | ||
Bisogna cambiare registro, andiamo a vedere come se la passano nel Paese più felice del mondo | ||
Il Paese più felice del mondo?? Abbiamo anche i test sulla felicità a risposta multipla, computer based? | ||
Non sai che dal 2012 abbiamo ogni anno un Rapporto mondiale sulla felicità? E immagina dove è stato presentato quello del 2016! | ||
Dove? | ||
|
In Italia! | |
|
Davvero? Beh questo è giusto, fa ragione della nostra storia | |
In che senso? | |
|
|
Riandiamo al 1700. In quell’epoca in Inghilterra l’economia nasceva come “Scienza della ricchezza“, in Italia invece la nuova scienza economica prendeva il nome di “Scienza della pubblica felicità“ | |
Ma che bravi gli italiani…. nel 1700.. …Eh sì allora avevano capito che non si può misurare il benessere di una nazione solo con il PIL! | ||
|
Ma è sacrosanto ora più di allora. Oltre alla crescita economica, ci si deve preoccupare della equità, della solidarietà e della sostenibilità ambientale… | |
Già ……..andiamo a dirlo a Trump!…… | ||
…. Ma torniamo a noi, allora mi dici qual è il paese più felice del mondo ? | ||
La Danimarca! E mantiene questo primato da quattro anni! | ||
|
Però ‘sti danesi…., e quali sono i motivi? La regina Margherita II? | |
|
Se fosse per la regina o il re, dovrebbero essere altrettanto felici gli spagnoli, gli inglesi, i norvegesi, gli svedesi, gli olandesi, i belgi, i lussemburghesi … | |
|
Mamma mia, è pazzesco, quante regine e re ci sono ancora in carne ed ossa nel 2000! | |
|
Lascia perdere, torniamo a noi, ti dico almeno cinque motivi del primato danese della felicità :
|
|
E poi ….vanno in bicicletta!! Guarda la meraviglia di questo serpente ciclabile… | ||
Dai basta, parliamo della scuola | ||
Ti dico qualcosa io. La scuola dai 6 ai 16 anni è unica, collocata in uno stesso edificio, con un insegnante prevalente che segue i ragazzi per tutto il percorso. Si chiama Folkeskole. E’ gestita dai Comuni. Nella Folkestone la promozione è di fatto assicurata. L’eventuale bocciatura avviene solo in casi eccezionali | ||
Un tratto interessante della Folkeskole è l’organizzazione del tempo e dello spazio. La settimana è di 5 giorni , le lezioni sono di 45 minuti. E un momento prezioso dell’orario è la pausa didattica, che dura mezz’ora e ce ne sono due in una mattinata , per esempio dalle 9:30 alle 10 e dalle 11:30 alle 12 | ||
Bello il nome “pausa didattica”. Proprio come da noi, dove per fare la settimana corta c’è chi ha addirittura abolito l’intervallo o lo ha ridotto a 5 minuti. | ||
La ricreazione è invece un momento molto importante in Danimarca. I docenti sono organizzati in turni di sorveglianza e chi non è di turno utilizza questo tempo per confrontarsi con i colleghi, preparare una lezione o rilassarsi. | |
|
E sì perché hanno spazi ampi e belli in cui stare, dove ci sono non solo computer ma anche materiale di cancelleria…..Insomma come da noi | ||
|
Le discipline di studio sono suddivise in tre ambiti: umanistico (incluse le lingue straniere e il cristianesimo), scientifico e pratico/creativo come economia domestica, lavorazione del legno e del metallo eccetera. | |
E poi moltissima attività sportiva. Insomma non si cura solo la mente , ma tutto il corpo e le relazioni sociali | ||
|
Diciamo anche che il sistema danese non educa all’obbedienza, ma alla libertà e alla responsabilità | |
Un piccolo esempio? Al termine delle lezioni gli studenti, a turno, sono responsabili della pulizia dell’aula. | ||
Detta così la scuola danese sembra El Dorado, ma non è tutto oro quello che luccica, per esempio in PISA…. | ||
|
Già in PISA non sono tra i top ten, comunque sono al di sopra della media OCSE, i secondi fra i Paesi nordici europei, dopo la Finlandia. | |
Ad ogni modo per migliorare i risultati il governo ha varato una riforma che ha preso avvio nel 2014, sotto il governo di centrosinistra, che ha perso le elezioni nel 2015 | |
|
La riforma si è posta tre obiettivi:
pochi chiari obiettivi e la semplificazione delle regole |
||
Ma va! … Pochi obiettivi, regole chiare, sembra la nostra buona scuola, o no? | |
|
Lasciamo perdere e presentiamo la nostra bravissima relatrice danese | ||
Please Mrs Lene Lange! |
INTRODUZIONE
Mi presento.
Da 15 anni lavoro per re-immaginare l’apprendimento e gli spazi scolastici per l’educazione del futuro. Nel 2005 ho fondato Autens, Il coraggio di sognare, la sfida di cambiare, di cui sono tuttora responsabile.
Autens è un’agenzia di consulenza che si adopera con passione per un apprendimento centrato sugli studenti, per reinventare le scuole del futuro, facilitandone la trasformazione, fornendo consigli in tema di architettura scolastica e di progettazione degli spazi di apprendimento. Ci inoltriamo in progetti visionari di scuole in cui abbiano cittadinanza tutti i bambini che crescono in questo mondo globalizzato.
Sono personalmente stata coinvolta nella progettazione e costruzione di nuove scuole il cui costo è stato finora di oltre 500.000.000 di euro.
Dal 2015 coordino la Global School’s Alliance un’associazione che vuole dischiudere il mondo dell’educazione, collegando globalmente le scuole più innovative, attraverso partner con impostazioni educative affini. Sono anche mentore della Vega School a Gurgaon in India, nello stato federato dell’Haryan.
Ora veniamo alla mia relazione.
Alessandra mi ha chiesto di illustrarvi come il mio Paese, la Danimarca, che ha conquistato il primato mondiale della felicità, affronta e realizza nella scuola il benessere dei bambini e dei ragazzi.
Così oggi non vi parlerò tanto dei cambiamenti introdotti nell’istruzione danese con la riforma del 2014, quanto piuttosto delle caratteristiche dell’istruzione danese, in cui io credo e di cui sono fiera. Caratteristiche che mi auguro sapremo mantenere anche con i cambiamenti che stiamo attraversando.
Gli educatori stranieri che visitano le nostre scuole rimangono colpiti, spesso con le lacrime agli occhi, dalla fiducia, libertà, mutuo rispetto e positive relazioni che pervadono le nostre scuole. Sono questi i fattori che maggiormente contribuiscono a creare un ambiente favorevole al benessere e a un apprendimento centrato sullo studente.
Non pensate che noi non abbiamo sfide da affrontare e ancora da vincere – le abbiamo eccome – ma siamo indubbiamente riusciti a incanalare parecchie cose per il verso giusto. Proverò dunque a condividere con voi ciò che sta dietro a tutto questo e insieme vi illustrerò come abbiamo messo in pratica la nostra visione dell’educazione e quali risultati stiamo ottenendo.
UN VIAGGIO NELLE SCUOLE DANESI
Missione della scuola
Nell’accompagnarvi nel viaggio attraverso le scuole danesi, la prima cosa che dovete sapere è che da noi il benessere è importante quanto l’apprendimento.
Ciò premesso, la “missione” delle scuole danesi può essere così sintetizzata:
- fornire agli studenti gli strumenti, le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare i livelli successivi dell’ istruzione e formazione ;
- infondere in loro il desiderio di continuare ad apprendere e familiarizzare con la cultura e la storia danese;
- far conoscere e comprendere la cultura di altri Paesi;
- contribuire alla comprensione delle interrelazioni tra gli esseri umani e l’ambiente;
- promuovere lo sviluppo integrale del singolo studente;
- offrire attraverso lo studio varie opportunità ed esperienze;
- stimolare curiosità e desiderio di apprendere in modo che gli studenti sviluppino consapevolezza, immaginazione e fiducia nelle proprie possibilità e siano in grado di formare proprie opinioni e di agire autonomamente.
La Folkeskole, la scuola dell’obbligo, ha l’obiettivo di preparare gli studenti ad agire responsabilmente- verso sé e gli altri- nella vita sociale, ad esercitare i propri diritti e doveri in una società libera e democratica. Le attività quotidiane della scuola devono, quindi, svilupparsi in uno clima di libertà, uguaglianza e democratica.
Apprendimento emotivo e sociale fin dalla nascita
Empatia, emozioni, comunicazione sono fondamentali.
Educhiamo i nostri figli fin dalla nascita ad acquisire:
- competenze socio-emotive
- autonomia
- capacità di esplorare e capire.
Costruiamo comunità amicali nelle scuole dell’infanzia e in quelle successive e interveniamo quando un bambino incontra difficoltà.
Gli insegnanti nel loro percorso accademico integrano come disciplina di studio l’Apprendimento Socio-Emotivo (SEL – Social Emotional Learning).
Ed ora alcuni dati. Un confronto fra il complessivo benessere sociale e il benessere nelle scuole.
Il benessere sociale, quello che fa dire ai rapporti internazionali che siamo il Paese più felice del mondo, supera quello scolastico, e ne è d’altra parte una componente.
Il benessere sociale, quello che fa dire ai rapporti internazionali che siamo il Paese più felice del mondo, supera quello scolastico, e ne è d’altra parte una componente.
Organizzazione delle scuole danesi
Uno degli elementi che rende possibile la creazione di un buon clima scolastico, capace di accogliere gli studenti e rendere positivo l’apprendimento, è la organizzazione delle scuole danesi, che comprende diverse funzioni e figure oltre agli insegnanti e che vede un ruolo molto importante e propositivo dei genitori. Nelle figura sotto potete vedere la struttura organizzativa portante delle nostre scuole
NOTA: SFO = per le classi da preprimaria alla 3^, attività integrative e assistenza per ingresso anticipato e uscita posticipata
Il passaggio delle scuole dal XX al XXI secolo
Nella figura sotto ho schematizzato gli elementi di differenziazione, di passaggio dalle scuole del XX secolo a quelle del XXI secolo. Non sono certamente elementi specifici delle scuole danesi. Noi cerchiamo comunque di realizzarli, perché li consideriamo fondamentali.
Un esempio: come è organizzato il Dipartimento scuola primaria
Un dipartimento è costituito di norma da 3 classi con complessivi 60-75 bambini. Ci sono 5/6 insegnanti, di cui 2 insegnanti prevalenti.
Ci sono poi 3 pedagogisti e gli educatori per le attività extra-parascolastiche (club).
Spesso i team si auto-gestiscono con un alto grado di flessibilità nella pianificazione delle lezioni e dell’intera settimana.
La vita sociale della classe e il benessere dei singoli studenti sono una priorità.
Gli elementi chiave per un positivo ambiente di apprendimento
Tre fondamentali risorse umane concorrono alla creazione di un ambiente positivo, in cui si impara bene in una situazione di benessere. Sono:
- Gli insegnanti
Gli insegnanti dedicano il massimo di attenzione sia all’apprendimento che al benessere degli alunni. La ricerca mostra infatti una forte correlazione di reciprocità tra benessere e apprendimento.
Esiste un rapporto socievole e informale tra insegnanti e alunni, che si danno del tu e si chiamano per nome. L’insegnante conosce molto bene ciascun alunno ed è in grado di soddisfare le loro diverse esigenze e necessità emotive.
Gli insegnanti hanno tempo a disposizione per programmare le riunioni di classe
- I pedagogisti
Nel pomeriggio gli studenti giocano fra di loro e/o con gli animatori sociali.
I pedagogisti lavorano con i bambini e con tutta classe per risolvere conflitti o contrasti e per costruire serene relazioni personali, di amicizia e di gruppo. Possono programmare incontri di classe.
Lavorano molte ore a scuola con gli insegnanti per sostenere gli alunni nell’apprendimento.
Spesso sono loro a prendere l’iniziativa e a organizzare attività mirate quando una classe ha bisogno di lavorare sugli aspetti relazionali.
- I genitori
Ogni classe ha un Consiglio dei genitori.
Per costruire una comunità di classe forte ed empatica, i genitori possono organizzare escursioni per la classe, feste, eventi, cene di classe, ecc..
I genitori giocano un importante ruolo, insieme agli insegnanti, nella creazione di un ambiente di apprendimento positivo e accogliente per ciascun bambino.
Svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione del bullismo e dell’esclusione.
LA RIFORMA SCOLASTICA DEL 2014
Abbiamo visto che la scuola pubblica danese forma studenti che sono cittadini attivi, autonomi e responsabili, ma deve ancora vincere alcune sfide sul versante “accademico”. Gli studenti danesi hanno risultati nella media OCSE in lingua, matematica e scienze naturali, ma non sono migliorati né i livelli bassi né quelli alti, vale a dire che la scuola non è stata in grado di dispiegare tutte le potenzialità né degli studenti più deboli né di quelli più dotati.
Queste considerazioni sono state alla base della riforma del 2014
La riforma si è posta tre obiettivi:
- Ogni studente deve apprendere al massimo delle proprie potenzialità
- L’influenza del contesto socio economico sull’apprendimento deve diminuire
- Occorre migliorare la fiducia dei cittadini nella scuola e il benessere degli alunni a scuola
Per conseguire questi tre obiettivi la riforma si è basata su tre aree fondamentali, interrelate e che insieme dovrebbero contribuire al miglioramento degli standard accademici degli studenti. Esse sono:
- Una giornata scolastica più lunga e variata con maggiore e migliore insegnamento/apprendimento.
- Uno sviluppo professionale che valorizzi gli insegnanti, lo staff pedagogico e i presidi
- Pochi e chiari obiettivi, una semplificazione delle regole e dei regolamenti
L’enfasi è stata posta su questi aspetti:
1. Movimento ed esercizio
2. Innovazione e imprenditorialità
3. Giornata scolastica varia
4. Apprendimento assistito
5. Scuola aperta
1. Movimento ed esercizio Il maggior tempo trascorso a scuola rende possibile assicurare a tutti gli alunni attività fisica quotidianamente per almeno 45 minuti. L’attività fisica può essere una corsa al mattino, giochi a palla, ma anche attività più impegnative in collaborazione con i club sportivi locali.
2. Innovazione e imprenditorialità Si tratta di un campo complesso che vede impegnata la ricerca e l’attività scolastica ai vari livelli.
3. Giornata scolastica varia La riforma ha introdotto una giornata scolastica più lunga e varia con 30 ore settimanali fino alla 3^ primaria, 33 ore in 4^, 5^, 6^, e 35 ore in 7^, 8^ e 9^ .
4. Apprendimento assistito L’allungamento della giornata scolastica ha reso possibile assicurare a tutti gli alunni assistenza nei compiti
5. Scuola aperta La scuola si apre alla comunità, attraverso il coinvolgimento dei centri sportivi e culturali e con il collegamento a varie associazioni. E’ compito dei Comuni assicurare che tutti questi rapporti fra scuola e territorio abbiano luogo.
AUTONOMIA DEGLI STUDENTI E SPAZI DI APPRENDIMENTO
Come si conquista l’autonomia
Un apprendimento che renda gli studenti autonomi e responsabili, in ultima analisi competenti, deve avere a nostro avviso queste caratteristiche:
- L’apprendimento è interagire con il mondo fisico
- L’apprendimento è un’attività sociale
- La natura dell’apprendere è significativa, coinvolgente, gioiosa
- Vi sono tanti modi di apprendere, attivo ed esperienziale
L’organizzazione degli spazi scolastici
L’organizzazione degli spazi scolastici ha una grandissima influenza sul benessere degli alunni e sull’apprendimento. C’è un grande movimento in Danimarca per rendere le scuole attraenti e confortevoli . Scuole nuove, ma anche ristrutturazioni di scuole più vecchie, a volte senza costi eccessivi.
Più delle parole servono le immagini.
Di seguito una sequenza di foto che vi mostrano spazi di scuole danesi per apprendere nel benessere
Il benessere è importante non solo per gli alunni, ma anche per i docenti. Credetemi, creare spazi confortevoli anche per il personale scolastico non è un problema di costi, ma di cultura e di mentalità.
Ecco una sala insegnanti. E’ della scuola Hellerup a Copenhagen
Spero di avervi dato alcune idee per rendere anche le vostre scuole luoghi in cui l’apprendimento possa coniugarsi con il benessere.