I NUOVI ORIZZONTI DELLA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
POSSIBILI PISTE DI LAVORO NELL’AMBITO DELLA PROGETTAZIONE EUROPEA

di Lucia Veneruso

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INTRODUZIONE

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In seno alle istituzioni europee si va affermando l’idea che i docenti e i formatori, con le loro competenze e la loro visione concreta, possano contribuire all’elaborazione delle politiche in materia di istruzione. Non a caso, in un buon numero di documenti normativi, indagini e report, emanati di recente dall’U.E., viene considerata prioritaria la rivalutazione della professione insegnante e vengono rivolti numerosi inviti agli Stati membri a rivedere le politiche di settore.

Il ruolo cruciale degli insegnanti, definiti “motore fondamentale dell’istruzione e della formazione”, “pietre miliari per la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione entro il 2025”, dunque persone-chiave per aiutare gli studenti a comprendere e vivere il senso di identità e di appartenenza europea, viene considerato dall’Europa quale fondamento di una politica scolastica nazionale che sia rispettosa di due fondamentali linee di indirizzo:

  1. la revisione delle politiche di carriera
  2. l’aggiornamento delle opportunità di sviluppo professionale.

DOCENTI E FORMATORI EUROPEI DEL FUTURO

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In relazione al primo orientamento, la Commissione Europea esorta gli Stati membri ad offrire ai docenti maggiori opportunità, correlate a diverse scelte di carriera. Non mancano sollecitazioni a prevedere percorsi di progressione professionale meno rigidi, ritenendoli essenziali per creare benessere e aumentare la motivazione all’accesso e alla permanenza in una professione in profonda crisi (per un approfondimento su tale tematica, si vedano gli Atti della 1^ sessione del Seminario internazionale ADi “La scuola nella Next Generation EU”).

La stessa Commissione è stata invitata dal Consiglio ad esaminare la possibilità di elaborare (sulla base delle conclusioni alle quali è pervenuto il gruppo di lavoro «Istruzione e Formazione 2020») chiari orientamenti europei come sostegno da utilizzare, su base volontaria, dai singoli Stati nella creazione di quadri di carriera a livello nazionale. Agli Stati membri é richiesto, altresì, di adoperarsi affinché sia adeguatamente apprezzato e riconosciuto il valore della formazione professionale continua, come elemento costitutivo della progressione di carriera.

La seconda linea di indirizzo, relativa all’aggiornamento delle opportunità di sviluppo professionale, appare pertanto strettamente correlata alla prima. Essa assume a premessa l’indagine internazionale TALIS dell’OCSE sull’insegnamento e l’apprendimento (i cui dati sono confluiti successivamente nel Rapporto Eurydice 2021) che fornisce informazioni valide, tempestive e comparabili per aiutare le politiche nazionali nella costruzione di una professionalità docente di alta qualità. Dall’indagine emerge un dato significativo: nonostante l’ampia offerta di formazione per lo sviluppo professionale continuo, gli insegnanti dichiarano la mancanza o la scarsità di proposte per soddisfare le proprie necessità di aggiornamento e per acquisire una più vasta gamma di competenze.

Pertanto, per fornire valide risposte alle esigenze dei docenti, non si può prescindere da un ripensamento della formazione iniziale e in servizio che conduca alla costruzione di modelli più funzionali a sostenere le sfide che le professioni didattiche devono attualmente affrontare. In tal senso, appare fondamentale il contributo “bottom-up” che i fornitori di servizi di istruzione e formazione degli insegnanti possono offrire per la riqualificazione delle proposte in campo.

ERASMUS PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI

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Il nuovo Programma Erasmus Plus 2021-2027 presenta alcune opportunità per le agenzie o le associazioni che si occupano di formazione. La loro partecipazione viene sollecitata soprattutto attraverso due azioni, gestite a livello centrale dall’European Education and Culture Executive Agency (EACEA):

  1. le Teacher Academies Erasmus+
  1. il “Teacher Training” Jean   Monnet.

Le due azioni si distinguono per le diverse finalità che intendono perseguire (come di seguito specificato), ma anche per le differenti modalità previste per la partecipazione. Infatti, la prima richiede la costituzione di un partenariato europeo composto almeno da tre organizzazioni, mentre la seconda si sviluppa come azione “monobeneficiaria” che si indirizza ad una sola agenzia di formazione.

  1. Teacher Academies Erasmus+

image015Si tratta di costruire partenariati europei tra fornitori di servizi di istruzione e formazione degli insegnanti, al fine di migliorare le politiche e le pratiche di formazione, secondo una prospettiva europea e internazionale. La finalità è quella di creare, entro il 2025, reti e comunità di pratiche tra gli erogatori di formazione, le associazioni di docenti, le organizzazioni pubbliche coinvolte nella formazione e gli altri attori pertinenti, per realizzare strategie e programmi innovativi per lo sviluppo professionale iniziale e continuo degli insegnanti e delle scuole. I risultati di tale collaborazione saranno trasferiti all’elaborazione delle politiche nazionali e regionali e alla formazione dei docenti e utilizzate, infine, a sostegno delle scuole. Le Teacher Academies si baseranno sulle innovazioni e sulle pratiche efficaci già esistenti nell’ambito della formazione nazionale e della cooperazione europea e le svilupperanno ulteriormente, coinvolgendo anche le scuole per sperimentarle e condividerle. Per garantire feedback e impatto anche a livello politico è previsto il coinvolgimento di altri attori, come ad esempio i ministeri o gli enti pubblici responsabili delle politiche in materia di istruzione scolastica, con il compito di testare strategie e programmi di sviluppo professionale che siano efficaci, accessibili e trasferibili ad altri contesti.

  1. “Teacher Training” Jean Monnet

image017Rappresenta un’estensione dell’azione Jean Monnet che per molti anni, dal 1989 ad oggi, ha coinvolto esclusivamente il mondo accademico, contribuendo a creare e consolidare la ricerca negli studi dell’Unione Europea e a stimolare il dialogo internazionale in ambito universitario. Con il nuovo Programma Erasmus+, l’azione entra anche nel mondo della scuola (si veda Jean Monnet “Learning EU initiatives” per le scuole e Jean Monnet “Networks” per le reti di scuole e/o erogatori di IFP) con la finalità di avviare in esso lo stesso livello di cambiamento. Per quanto riguarda, specificamente, il “Teacher Training”, gli istituti e le agenzie di formazione degli insegnanti vengono invitati a organizzare attività, corsi brevi o lunghi, moduli comprendenti anche l’apprendimento a distanza o ancora seminari estivi che consentano ai docenti di sviluppare nuove competenze nella didattica delle questioni relative all’U.E. e che forniscano loro una certificazione alla fine del percorso. Si tratta di pianificare una buona formazione sui compiti e sugli impegni che l’U.E. si è assunta per il futuro di tutti i suoi cittadini ma anche, e soprattutto, sui valori culturali condivisi dalla comunità europea.

Le opportunità offerte

image019Va considerato che tali due azioni, congiuntamente alle altre previste dal Nuovo Programma, oltre a rendere concreto il sostegno della Commissione nei confronti degli Stati membri, rappresentano un fondamentale strumento per aumentare il numero e la qualità dei periodi di mobilità degli insegnanti. E’ innegabile, infatti, che la mobilità transfrontaliera, se ben pianificata, correttamente gestita e integrata in modo efficace nella formazione continua, amplia le occasioni per collaborare e confrontarsi con colleghi europei e contribuisce a costruire una professionalità docente in linea con una prospettiva internazionale.

Le azioni Teacher Academies Erasmus+  e “Teacher Training” Jean Monnet rappresentano delle opportunità da considerare ed eventualmente da cogliere, in quanto l’eventuale assegnazione del finanziamento potrebbe consentire di promuovere, anche in cooperazione con le altre agenzie di formazione degli insegnanti, percorsi e modelli di formazione coerenti con una visione innovativa dell’istruzione. Inoltre, la partecipazione a tali azioni potrebbe fungere da “cassa di risonanza”, portando a valorizzare l’impegno di quelle associazioni professionali che, da anni e precorrendo i tempi, si distinguono per una spiccata vocazione interculturale e per un forte impegno nel porre al centro della loro azione il confronto internazionale.

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LINK

Conclusioni del Consiglio sui docenti e i formatori europei del futuro del 9 giugno 2020

Communication from the Commission on achieving the European Education Area by 2025

Teachers in Europe: Careers, Development and Well-Being. Eurydice Report 2021

Scheda in italiano sulle Teacher Academies, per un approfondimento consultare la Guida Erasmus del 26.01.22  pagg.235-241

Scheda in italiano su “Teacher Training” Jean Monnet, per un approfondimento consultare la Guida Erasmus del 26.01.22  pagg.365-369

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