Brevi News

BASTA UN POCO DI ZUCCHERO E LA PILLOLA VA GIÚ

di

L’ADi ha fatto una propria ricostruzione e interpretazione della vicenda delle pillole del sapere, che dopo l’inchiesta di Report sta occupando le cronache ministeriali. Tanto clamor per nulla? Ma certo, è solo un’applicazione simpatica dell’indicazione di Mary Poppins “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù”. All’interno la documentazione.

[stextbox id=”grey” image=”null”]Pillole semaforo e Portogallo[/stextbox]

Gli strepitosi effetti delle pillole del sapere

Pillole di sapere: Il semaforoAbbiamo notizie strepitose sugli effetti delle pillole del sapere. Quella ormai famosa del semaforo pare stia facendo miracoli. Gli ultimi dati  diramati dal Ministero degli interni sono i seguenti: dopo avere somministrato nelle scuole napoletane la pillola del semaforo si è avuto un crollo del 99% delle infrazioni  e degli incidenti agli incroci. Le madri dei sedicenni con motorino hanno appeso accanto a San Gennaro l’immagine di San Giovanni Biondi, e pare ci siano processioni quotidiane in adorazione.

Poiché siamo abituati a ragionare dati alla mano, alla luce di queste rilevazioni, non possiamo che rivolgere un accorato appello a  MIUR/ INDIRE:  incrementate la produzione delle pillole! Noi comprendiamo che in questi tempi di crisi occorra agire con oculatezza, ma, visti gli effetti,  non tagliate le pillole, piuttosto qualche insegnante. E non state a perdere tempo con la burocrazia, gare o simili,  privilegiate una volta tanto le esigenze delle scuole.

Perchè tanto clamore? Tutta colpa di Report

E’ difficile capire perché si stia facendo tanto clamore sulle pillole del sapere.

In fondo cosa è successo. Vediamo un po’.

Tutta colpa dell’inchiesta di Report,
[stextbox id=”white” mleft=”100″ mright=”100″ image=”null”][/stextbox]
nota trasmissione  del fango che ha pretestuosamente portato alla ribalta presunti sprechi per la realizzazione di video didattici, 19, della durata di alcuni minuti, ad un prezzo di 739 mila euro, noti  come le pillole del sapere.

Ilaria Sbressa
Ilaria Sbressa

Il dott. Giovanni Biondi, capo dipartimento del Miur per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, ha affermato che le responsabilità dell’acquisto delle “pillole del sapere sono dell’Ansas (INDIRE), e ha indicato nella Consip la sola responsabile dell’individuazione  dell’azienda di Ilaria Sbressa, Interattiva Media, come unica idonea ad ottenere l’appalto delle “pillole del sapere” per 739 mila euro a cui si aggiungono 5 milioni di euro tra agevolazioni e fondi misti per prodotti di formazione. Ilaria Sbressa è la moglie di Andrea Ambrogetti, dirigente Mediaset e  presidente di DGTVi.

Si dice che nell’agosto del 2011, Interattiva Media sia riuscita a far entrare il suo format sul mercato elettronico della Consip, ossia lo spazio virtuale su cui la Pubblica Amministrazione può acquistare qualsiasi tipo di prodotto, evitando di dover fare gare di appalto.

Ed è della Consip, si dice nell’intervista fatta da Report al direttore Biondi, la responsabilità dell’assunzione delle pillole del sapere.

Il tutto avvenuto al tempo del ministero Gelmini e del suo ineffabile portavoce il Dott. Massimo Zennaro, alias Sig. Neutrini.

Galeotto fu il Portogallo e …

Ma cosa ha portato i vari esperti del Miur e di Consip a scegliere i prodotti di Ilaria Sbressa? Si narra che sia stata la pillola sul Portogallo del 2011.

Ne sarebbero rimasti addirittura fulminati.

Guardarla per credere, è proprio eccezionale, per esempio ci informa che il Portogallo si affaccia sull’Oceano Atlantico, dando delle coordinate assolutamente indispensabili, perché spesso si sente dire che il Portogallo si affaccia sul Pacifico.
[stextbox id=”white” mleft=”50″ mright=”50″ image=”null”]
[/stextbox]

Partono le indagini

Dopo l’inchiesta di Report la questione, chissà perché, si è ampliata, portando la Ragioneria di Stato a inviare i propri ispettori al MIUR  per acquisire tutta la documentazione.

Ministro Profumo
Ministro Francesco Profumo

Contestualmente il Ministro Profumo  ha deciso di avviare un’ispezione interna per fare chiarezza, ha detto, sull’acquisto delle “Pillole del sapere” da parte di MIUR/INDIRE e sull’ulteriore finanziamento di oltre 5 milioni di euro.

Il presidente della Commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni ha convocato  il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo per un’audizione su quanto emerso nella puntata di Report.

Il Ministro Profumo  nell’audizione del 22 novembre in Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha dichiarato  di aver avviato sulle “Pillole del Sapere”, “accertamenti amministrativi volti a verificare il procedimento relativo all’acquisizione dei contenuti multimediali didattici

L’INDIRE corre ai ripari

Ulilizza l'acqua piovanaContestualmente all’audizione, il 22 novembre L’INDIRE ha emesso un comunicato, in cui dice di “anticipare a titolo esemplificativo la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP sulla base delle tematiche individuate dal gruppo di lavoro costituito dal MIUR.”

Si tratta di un filmato di educazione ambientale dal titolo La risorsa acqua. Un bene prezioso (scuola primaria), che si aggiunge ai due già noti di Semaforo e Portogallo.

Basta un poco di zucchero e la pillola va giù…

Tanto clamor per qualche pillola.

Ma andiamo, non avete mai sentito risuonare la canzone di Mary Poppins,  quando entrate nel palazzo di Viale Trastevere?

E’ un ritornello dolce “basta un poco di zucchero e la pillola va giù”.

A buon intenditor …
[stextbox id=”white” mleft=”65″ mright=”65″ image=”null”]

[/stextbox]

[stextbox id=”download” caption=”Download”]
Testo dell’audizione del ministro Profumo sulle Pillole del sapere
[/stextbox]