Al Forum Economico Mondiale di Davos (21-24 gennaio 2020) Andreas Schleicher, Direttore generale dell’istruzione all’OCSE, ha presentato un nuovo studio basato su Pisa 2018: “Dream Jobs? Teenagers’ Career Aspirations and the Future of Work” (Lavori da sogno? Le aspirazione di carriera degli adolescenti e il futuro del lavoro).
Secondo questo studio, le tipologie di carriera a cui gli adolescenti aspirano è estremamente limitato, e si tratta in maggioranza di occupazioni che risalgono al XX e XIX secolo.
Gli enormi cambiamenti avvenuti con lo sviluppo tecnologico sembrano non avere avuto alcuna influenza sulle aspettative dei giovani.
<<È preoccupante che più giovani rispetto al 2000 scelgano il “lavoro dei propri sogni” fra poche professioni tra le più comuni e tradizionali, come insegnante, avvocato o dirigente d’azienda>>, ha affermato Andreas Schleicher. “Troppi adolescenti trascurano o non conoscono i nuovi tipi di lavoro che stanno emergendo a seguito della digitalizzazione“.
Secondo il rapporto il numero di lavori che circa la metà dei ragazzi e delle ragazze provenienti da 41 Paesi si aspetta di fare a 30 anni è limitato a 10. E si tratta di lavori che, come si è detto, hanno origine in modo schiacciante nei due secoli precedenti, come medico, insegnante, veterinario, dirigente d’azienda, ingegnere, agente di polizia e avvocato.
Il rapporto afferma inoltre che il 39% dei posti di lavoro che gli adolescenti vorrebbero svolgere corre il rischio di essere automatizzato, sostituito dalle macchine entro i prossimi 10-15 anni. Tale percentuale risulta particolarmente elevata nei Paesi non di lingua inglese e non nordici. In Giappone, ad esempio, circa la metà dei ruoli a cui aspirano i giovani sono a rischio estinzione.
“Molti giovani, in particolare ragazzi e adolescenti provenienti da contesti più svantaggiati, affermano di perseguire lavori ad alto rischio di automazione“, ha affermato Schleicher.
Il rapporto afferma che si riscontra una gamma di aspirazioni professionali più ampia nei Paesi dove c’è una forte e consolidata formazione professionale per gli adolescenti. In Germania e Svizzera, ad esempio, meno di quattro giovani su dieci esprimono interesse per soli 10 tipi di lavoro. Gli adolescenti tedeschi esprimono non solo una gamma molto più ampia di interessi professionali, ma anche più coerenti con le attuali richieste del mercato del lavoro.
Altro elemento noto, sottolineato dal Rapporto, è il preoccupante disallineamento tra istruzione ed esigenze del mercato del lavoro.
Questo insieme di fattori ha un’incidenza negativa a livello personale e socio-economico.
Rimedi?
Più formazione professionale, più alternanza scuola-lavoro, migliore orientamento.