IL SEMINARIO INTERNAZIONALE ADI
Centralità e attualità dei temi in programma

Mai titolo e contenuti di un seminario internazionale dell’ADi sono stati così pertinenti e attuali nel dibattito nazionale e internazionale: LA GRANDE INCERTEZZA. Insegnanti alla ricerca di valori fra identità nazionali e competenze globali.

Delusioni e fallimenti delle riforme democratiche anni ’60 e ’70

Cinquanta anni dopo le riforme democratiche degli anni Sessanta e Settanta, quasi ovunque si stanno facendo i conti con delusioni e fallimenti. La scuola di massa non ha sconfitto le disuguaglianze scolastiche e gli abbandoni, né ha garantito l’acquisizione generalizzata delle competenze basilari, mentre i diplomi non sono più garanzia di mobilità sociale.

Ma c’è di più, riguarda le “virtù” della scuola, come afferma il sociologo François Dubet, relatore al seminario internazionale ADi. Lo sviluppo dei moderni sistemi scolastici si è basato sulla convinzione che l’istruzione rendesse gli uomini migliori e le società più civilizzate, ma anche da questo punto di vista il bilancio è tutt’altro che positivo persino laddove i tassi di iscrizione all’istruzione secondaria e superiore sono molto alti. Le società sono sempre meno sicure e tolleranti, movimenti autoritari, populisti e xenofobi si stanno sviluppando ovunque.
Tutto questo fa emergere una crisi della cultura scolastica minacciata dai media e, più in generale, una crisi morale che investe anche la scuola.

Quale la vocazione della scuola oggi?

Dobbiamo allora riprendere il discorso sulla scuola, chiedendoci innanzitutto quale sia la sua vera vocazione oggi.

Nonostante le delusioni e i fallimenti non dobbiamo abbandonare il progetto di quella scuola democratica, che abbiamo immaginato negli anni ’60 e ’70, ma dobbiamo ripensarla a fondo nella sua organizzazione e nei suoi contenuti, pena il suo definitivo declino. Di qui sorgono diverse domande:

  • Qual è la cultura comune, quella che tutti gli studenti devono acquisire come bene comune indipendentemente dalle loro origini e condizioni. E con quali strategie farla acquisire a tutti?
  • Come rendere la scuola socialmente equa e insieme di qualità, capace di garantire a tutti gli apprendimenti essenziali e insieme valorizzare le eccellenze?
  • Come conciliare l’appartenenza nazionale e l’appartenenza globale?
  • Come muoversi dalla tradizionale narrativa mitica nazionale, per costruire una narrazione e una cultura nazionale che siano nel mondo? Cosa fare perché la nazione diventi un’arte di vivere insieme, un patriottismo di cittadini piuttosto che un’identità basata sul rifiuto degli altri?

A questi interrogativi il seminario proverà a dare risposte da diversi punti di vista, attraverso approfondimenti teorici e tanti esempi di scuole, a livello nazionale e internazionale (Finlandia, Svezia, Inghilterra, Francia, Spagna, Cambogia), che si stanno cimentando con questi complessi problemi, attraverso organizzazioni diverse, pubbliche e private, da punti di vista diversi, ma tutti rivolti a trovare risposte a interrogativi aperti in questa era di grande incertezza.

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