OCSE – PROGRAMMA DI VALUTAZIONE DEGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO (LEEP)

OECD - LEARNING ENVIRONMENTS EVALUATION PROGRAMME, traduzione a cura di Mariagrazia Marcarini

1L’ambiente di apprendimento ha una notevole influenza sulla natura complessa e altamente contestualizzata dell’apprendimento. Attraverso il Programma di valutazione degli ambienti di apprendimento (LEEP) si vuole indagare come gli ambienti di apprendimento possano supportare in modo più efficace didattica, pedagogia, programmi di studio, valutazioni e organizzazioni necessarie allo sviluppo delle capacità degli studenti per il XXI secolo.

Per questo, la LEEP promuove strumenti e analisi che informano dirigenti scolastici, ricercatori, progettisti, responsabili politici su come gli investimenti sugli ambienti di apprendimento, compresi gli spazi educativi e le diverse tecnologie, si traducono in migliori risultati di apprendimento, salute, socialità e benessere, nonché in un uso più efficiente delle risorse educative. (OCSE 2017)

Andreas Schleicher
Direttore Istruzione e Competenze dell’OCSE

CHE COS’È IL PROGRAMMA LEEP?

 
Il programma di valutazione degli ambienti di apprendimento (LEEP) si propone di:

  • sviluppare prove evidenti su come gli ambienti di apprendimento[1] influiscono sull’apprendimento, continuando l’implementazione della metodologia di valutazione LEEP (attraverso il modulo LEEP) e realizzando analisi su ricerche, dati e letteratura esistenti;
  • creare linee guida sulle migliori pratiche supportate da toolkit per assistere i Paesi dell’OCSE nello sviluppo di ambienti di apprendimento che soddisfino le esigenze di sviluppo delle competenze del XXI secolo e che guidino le decisioni sugli investimenti.

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Attività del LEEP

LEEP attualmente conduce le seguenti attività:

  • Prepara la pubblicazione del framework del LEEP, che è alla base della metodologia e della valutazione del LEEP;
  • Analizza i risultati delle ricerche sul campo del modulo LEEP in Norvegia (rapporto di prossima pubblicazione nel terzo trimestre del 2017);
  • Sviluppa studi di casi sugli ambienti di apprendimento delle scuole con alti risultati in PISA (proposta del 9-10 ottobre 2017 a Oslo, in Norvegia, alla riunione del gruppo di esperti nazionali del programma sugli ambienti di apprendimento efficaci);
  • Monitora le prassi nazionali in merito alla Raccomandazione dell’OCSE sugli orientamenti per la sicurezza sismica delle scuole (una versione illustrata dell’ultimo rapporto di monitoraggio è stata pubblicata nel primo trimestre 2017, la prossima relazione di monitoraggio sarà pubblicata nel 2020);
  • Gestisce il database delle migliori pratiche nelle strutture educative (in corso).

In che modo gli edifici scolastici supportano l’insegnamento e l’apprendimento? e qual è il loro impatto sui risultati?

3 dimensioni: efficacia, efficienza, sufficienza

I fattori che portano a positivi risultati educativi e di apprendimento, secondo la definizione del framework del LEEP, includono tre dimensioni:

  • ottenere ambienti di apprendimento efficaci (efficacia[2]);
  • consentire un uso più efficiente dello spazio per quanto riguarda l’utilizzo, la gestione e la pianificazione delle risorse e dello spazio (efficienza[3]);
  • fornire misure sufficienti a garantire agli utenti i requisiti minimi di comfort, accesso, salute, incolumità e sicurezza (adeguatezza[4]).

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[1] “Ambiente di apprendimento” è un termine usato per descrivere l’interazione tra le risorse fisiche e l’apprendimento complesso, sociale, online e altri ambienti.

[2] Efficacia educativa: la capacità di una scuola o di un sistema scolastico di raggiungere adeguatamente gli obiettivi educativi dichiarati. Gli studi sull’efficacia educativa analizzano se specifici investimenti di risorse hanno effetti positivi sui risultati definiti (OCSE, 2013).

[3] Efficienza educativa: il raggiungimento degli obiettivi educativi dichiarati al minor costo possibile. In altre parole, l’efficienza è l’efficacia più il requisito aggiuntivo che ciò avvenga nel modo meno costoso possibile (OCSE, 2013).

[4] Adeguatezza educativa: le componenti di base nella costruzione degli ambienti di apprendimento necessarie a garantire i requisiti che hanno più probabilità di incidere sull’apprendimento degli studenti (ad esempio accesso a sicurezza, acqua, luce naturale, energia, calore e tecnologia) in contesti demografici, sociali e politici in divenire.
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Il modulo LEEP è composto da:

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… ed è focalizzato su:

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Ogni questionario richiede meno di 20 minuti per essere completato e il test può essere compilato sia online sia in forma cartacea.

LEEP, una visione a lungo termine (2017 – 2022)

 Attraverso tre fasi dal 2017 al 2022, il LEEP progetta di:

  • continuare l’attuazione della metodologia di valutazione LEEP e condurre ricerche, analisi dei dati e della letteratura esistente per sviluppare evidenze scientifiche su come l’ambiente di apprendimento fisico influisce sui risultati di apprendimento e per sviluppare le linee guida sulle migliori pratiche (fase 1);
  • concentrarsi sullo sviluppo della sperimentazione per creare linee guida e raccomandazioni sulle migliori pratiche che possano essere utilizzate per orientare le decisioni di investimento (fase 2);
  • sviluppare toolkit per supportare le decisioni politiche. L’impatto delle decisioni politiche può, quindi, ridefinire le linee guida e le raccomandazioni (fase 3).

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Chi può partecipare?

LEEP è supervisionato dagli esperti del GNEELE (Group of National Expert on Effective Learning Environments), composto da un gruppo di esperti sugli ambienti di apprendimento, di vari Paesi, nominati dalle delegazioni dell’OCSE con il supporto dei Ministeri nazionali o subnazionali dell’istruzione. La partecipazione è aperta a tutti i Paesi membri e a osservatori dell’OCSE.

Tutti i membri del GNEELE hanno l’opportunità di:

  • Collegarsi in rete per condividere informazioni e utilizzare l’approccio interdisciplinare del LEEP e le competenze dei membri che includono educatori, architetti, designer, responsabili delle politiche e ricercatori.
  • Accedere a strumenti e metodologie per migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’adeguatezza degli ambienti fisici di apprendimento.
  • Imparare dai risultati ottenuti dai diversi LEEP.
  • Partecipare alle riunioni annuali del gruppo di esperti nazionali (GNEELE) a Parigi.
  • Contribuire al programma di lavoro LEEP in modo tale da ridefinire i questionari e influenzare le piste di ricerca per creare ambienti di apprendimento efficaci, per migliorare i risultati di apprendimento e altri aspetti (benessere, sicurezza, ecc.).
  • Avvantaggiarsi di quote di iscrizione ridotte per partecipare a conferenze e workshop co- organizzati da LEEP.
  • Ottenere copie gratuite dei rapporti pubblicati.

Paesi partecipanti

Austria                                   Italia                                       Messico

Grecia                                   Giappone                                Nuova Zelanda

Irlanda                                   Lussemburgo                         Norvegia

Perché aderire? Vantaggi per i paesi partecipanti:

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Come partecipare?

Le attività LEEP sono finanziate dai contributi volontari dei Paesi.

I Paesi che desiderano partecipare a LEEP sono invitati a contattare il Segretariato dell’OCSE. Ulteriori informazioni sul progetto, sulle attività recenti e sul costo della partecipazione sono disponibili su richiesta. Una volta che un Paese che desidera partecipare presenta la “ lettera di offerta dei contributi volontari”, l’OCSE preparerà la relativa fattura.

Se si desidera partecipare al lavoro LEEP, si può ricevere il modello della “ lettera di offerta” o se si desidera avere più informazioni, si può contattare Mr. Julie Velissaratou (julie.velissaratou@oecd.org).

Gli incontri GNEELE sono aperti a tutti i Paesi membri e osservatori dell’OCSE.

Per maggiori informazioni si possono visitare i siti:

www.oecd.org/edu/facilitiies

http://edfacilitiesinvestment-db.org

LO SAPEVATE?

 
Un ambiente di apprendimento fisico è il risultato delle interazioni tra risorse fisiche (ad esempio spazi di apprendimento, materiali e tecnologia), discenti, educatori, contenuti di apprendimento, leadership scolastica, società e politica (OCSE, 2008; Tanner & Lackney, 2006).

L’ambiente di apprendimento fisico può influenzare gli studenti (Gibson, 1977) e mediare le relazioni per migliorare il loro apprendimento mediante una serie di indicatori (benessere cognitivo, fisico e mentale) e la qualità delle relazioni.

La nozione di spazi di apprendimento solleva questioni relative alla spazialità alla connettività e alla temporalità e al modo in cui queste dimensioni influenzano la didattica e la pedagogia e in cui possono migliorare l’apprendimento degli studenti.

  • Spazialità – Lo spazio (come ambiente naturale e costruito “modella” le relazioni sociali e le pratiche nelle scuole e nelle comunità (Leemans e von Ahlefeld, 2013; Lefebvre, 1991; McGregor, 2003; 2004; Massey, 1994, 2005).
  • Connettività – Gli spazi e le tecnologie di apprendimento mediano le relazioni e le pratiche sociali di insegnamento e apprendimento e sono due tra i tanti fattori presenti che influenzano le complesse relazioni di insegnamento (Oblinger, 2006). Insegnanti e studenti pianificano come utilizzare la tecnologia nei diversi spazi (Bissell, 2002).
  • Temporalità – Esiste una dimensione temporale dello sviluppo, dell’uso e dell’impatto degli spazi di apprendimento. I cambiamenti nella natura e nell’uso di diversi spazi fisici (aperto / chiuso, interno / esterno, fisico / virtuale) sono correlati in termini pedagogici e organizzativi ai cambiamenti che avvengono nell’organizzazione del tempo scolastico (ad es. il cooperative learning e il service learning hanno una diversa strutturazione temporale e organizzativa (Anderson-Butcher et al., 2010).

L’OCSE E LA DIREZIONE DELL’ISTRUZIONE E COMPETENZE

 
L’OCSE promuove politiche per migliorare il benessere economico e sociale in tutto il mondo. Offre un forum in cui i governi possono lavorare insieme e collaborare per condividere esperienze e cercare soluzioni a problemi comuni.

L’organizzazione:

  • sostiene la crescita economica sostenibile;
  • collabora con i governi per capire quali sono i fattori che portano cambiamenti economici, sociali e ambientali;
  • misura la produttività e i flussi di scambi e investimenti livello globale;
  • analizza e confronta i dati per fare previsioni sulle tendenze future;
  • stabilisce standard internazionali per una vasta gamma di attività e prodotti;
  • esamina le questioni che riguardano direttamente la vita quotidiana, come il modo in cui i sistemi scolastici dei vari Paesi preparano i giovani alla vita futura;
  • raccomanda politiche volte a migliorare la qualità della vita.

La Direzione per l’istruzione e le competenze dell’OCSE concentra i sui sforzi per aiutare i Paesi a identificare e sviluppare le conoscenze e le competenze che migliorino la vita ed il lavoro, generino prosperità e promuovano l’inclusione sociale e li accompagnino nel difficile processo di implementazione politica

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