A RISCHIO DI DISPERSIONE
Sono loro che riusciranno a far cambiare la scuola

Questo seminario presenterà approcci e soluzioni che puntano alle cause della dispersione da diverse prospettive e in diversi Paesi.

Attualmente una delle principali destinazioni dei fondi del PNRR alle scuole – con un budget di 1,5 miliardi – riguarda la riduzione dei divari territoriali, per potenziare le competenze di base e contrastare la dispersione scolastica. Il DM 170 del 24 giugno 2022 ha allocato un primo stanziamento di 500 milioni ad “Azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica”. E non a caso.

La dispersione scolastica è una delle emergenze in Italia, terz’ultimo Paese, in Europa, nel contrasto al fenomeno degli Early Leavers from Education and Training[1] (ELET), i giovani tra i 18 e i 24 anni usciti dal sistema di istruzione e formazione avendo al massimo un titolo di studio secondario inferiore. Nel 2021 erano 517.000, il 12,7% – a tre punti percentuali in più rispetto alla media europea (9,7%) – un dato medio con drammatiche disparità territoriali. In base ai dati appena pubblicati dall’ISTAT, nel 2022 la percentuale degli early leavers risulta essere scesa all’11,5%, riducendo lo scarto che separa l’Italia dal traguardo europeo, di scendere sotto il 9% per il 2030.

A valle degli Early Leavers, i NEET, i giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. In base ai dati OCSE pubblicati nel 2022, la quota di NEET tra 18 e i 24 anni nel 2021 era del 26% in Italia, contro una media EU del 13%.

Ai numeri desolanti della dispersione esplicita, vanno aggiunti quelli della dispersione cosiddetta “implicita”, rappresentata dagli studenti che conseguono un titolo di studio secondario superiore, senza avere però raggiunto un livello di competenza sufficiente: in base ai dati INVALSI del 2022 rappresentano il 9,7%.

Come prevenire e contrastare l’insuccesso scolastico abbandonando abitudini mentali e modi di fare di cui conosciamo gli esiti che scontentano tutti?  Siamo convinti che il cambiamento passi per l’osservazione e l’ascolto attento della realtà. E la realtà è più ricca di informazioni ai margini, alla periferia, è lì che raccogliamo più chiaramente dissonanze e bisogni, ed è lì che se ci mettiamo davvero in ascolto possiamo anche cogliere i semi della possibilità futura più alta.

Da qui il titolo di questo seminario. Saranno loro, le ragazze e i ragazzi a rischio di dispersione, che ci spingeranno a concretizzare quel cambiamento della scuola che avvertiamo come necessario e urgente per tutti.

L’obiettivo di questo seminario è quello di presentare punti di vista e realizzazioni che testimoniano la volontà di tenere conto di questi giovani, per prevenire la dispersione. I nostri relatori, in un modo o nell’altro, si sono tutti messi in ascolto di quello che succede ai margini.

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[1] Giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato gli studi con al più il diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media), che non sono in possesso di qualifiche professionali regionali ottenute in corsi con durata di almeno 2 anni e che non frequentano corsi scolastici né svolgono attività formative.

Gli interventi

L’introduzione al seminario sarà di Maria Teresa Siniscalco, Presidente ADi.

Diego Mesa, sociologo, insieme a un quadro delle cause della dispersione presenterà alcuni dati raccolti dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo che ci danno il punto di vista dei giovani sulla scuola e sugli insegnanti.

Eraldo Affinati, insegnante di lettere in istituti professionali e scrittore, nel 2008 ha fondato insieme alla moglie – Anna Luce Lenzi – la scuola Penny Wirton, una scuola gratuita di italiano per immigrati. Ci dirà quello che ha imparato dai suoi studenti e anche che cosa può imparare la scuola statale da un’esperienza come quella delle Penny Wirton, che oggi sono presenti in 60 luoghi in tutta Italia.

Camilla Brandao De Souza, ci racconterà la sua storia, testimoniando come l’intelligenza emotiva possa trasformare una vita.

Nick Chambers, CEO della charity inglese Education and Employers, parlerà degli obiettivi e degli interessanti risultati di questo ente di beneficienza nato nel 2009 che mette in relazione gli studenti con il mondo del lavoro. Oggi, nel Regno Unito, una rete di 81.000 volontari risponde alle richieste dell’85% delle scuole secondarie e di 6500 scuole primarie, ampliando orizzonti e aspirazioni di bambini e ragazzi, in particolare in contesti svantaggiati, e aiutandoli a percepire la rilevanza di quello che studiano.

Paul Downes, Professore di Psicologia dell’Educazione alla Dublin City University ed esperto presso l’Unione Europea di early school leaving e delle politiche per prevenirlo, intervenire su di esso e compensarlo, parlerà delle misure chiave – sia a livello di scuola sia a livello di politiche nazionali – che contribuiscono a prevenire la dispersione scolastica.

La scuola secondaria Ardcoil La Salle di Dublino, caratterizzata da un’alta concentrazione di studenti con un background svantaggiato e a rischio di insuccesso scolastico, presenterà quello che fa per fornire un’istruzione di qualità a tutti gli studenti, dando a ciascuno l’attenzione personalizzata di cui ha bisogno. Interverranno Colm Mythen, dirigente della scuola, Michelle Higgins, vicepreside e Kevin McElhinney, assistente del preside con responsabilità di attuazione del piano DEIS (Delivering Equality of Opportunity in Schools).

Daniele Barca, dirigente scolastico della scuola secondaria di I grado Mattarella, che fa parte dell’IC 3 di Modena, ci racconterà il percorso attraverso cui questa scuola è arrivata a trasformare spazi, tempi, gruppi-classe e impostazione delle attività, mettendo la tecnologia al servizio della relazione e di apprendimenti significativi e motivanti per tutti i ragazzi.

Seminario internazionale online ADi
8 maggio 2023 h 15-18

Registrazione gratuita a questo link:
https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_cgZJHVMxS7mKfl5ogut8GQ

La pubblicazione originale con il programma si trova a questo link