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Seminario ADi 2009

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Un grande evento per delineare una svolta nell’educazione scientifica Cosa sta avvenendo nella mente dei nativi digitali, di quelle generazioni nate e cresciute nell’universo dei cellulari, di internet, di Google, dei video giochi? Come stanno cambiando i modi di apprendere degli allievi che quando iniziano ad andare a scuola sanno già accendere un computer, muovere […]


Un grande evento per delineare una svolta nell’educazione scientifica

Cosa sta avvenendo nella mente dei nativi digitali, di quelle generazioni nate e cresciute nell’universo dei cellulari, di internet, di Google, dei video giochi? Come stanno cambiando i modi di apprendere degli allievi che quando iniziano ad andare a scuola sanno già accendere un computer, muovere il mouse, usare l’iPhone e dialogore con lo schermo video molto prima di avere imparato a leggere?

Gli insegnanti di tutto il mondo si accorgono che qualcosa è cambiato nelle nuove generazioni di allievi. Non si tratta semplicemente della dipendenza dagli SMS o dai lettori MP3. E’ in gioco qualcosa d’altro: la costruzione della conoscenza, la formazione dell’identità personale e dell’immagine di sé, la rapidità della comprensione, la capacità di concentrazione, la motivazione ad apprendere, ossia questioni che gli insegnanti di tutte le scuole del pianeta considerano il nucleo essenziale dell’educazione.

I segni del cambiamento sono molteplici e annunciano una vera e propria rivoluzione nella didattica e nell’organizzazione scolastica. E’ ormai dimostrato che la grande maggioranza di allievi dispone di un computer a casa, è collegata a internet, usa i cellulari, invia SMS, scarica musica e video, gioca da sola o in rete, si forgia una scrittura propria.

Le scuole hanno per ora perso il treno. La politica scolastica, tranne qualche lodevole eccezione, è del tutto disorientata ed è al momento al rimorchio del settore privato. Solo ora si comincia a ritenere che forse un computer per allievo potrebbe essere lo scenario da contemplare per il futuro, ma moltissime scuole continuano ad essere sotto-attrezzate oppure, quando dispongono di notevoli dispositivi tecnologici scontano la presenza di pochi docenti capaci di utilizzarli sistematicamente.

Esistono dunque due problemi maggiori: uno di carattere per così dire psicologico, che riguarda le ripercussioni delle nuove tecnologie sulla formazione della mente e sulle modalità d’apprendimento; l’altro di tipo politico, concernente l’organizzazione dell’istituzione scolastica, la formazione dei docenti, l’impostazione dei curricoli e dei programmi.

Il seminario annuale dell’ADI 2009, organizzato con la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, e in collaborazione con il Centro Studi Erickson, sarà dedicato appunto a queste questioni cruciali e intende offrire ai partecipanti l’occasione per guardare avanti, capire cosa sta cambiando nei modi di apprendere delle nuove generazioni, discutere sul profilo della scuola di domani, avere informazioni su quanto si sta facendo negli altri Paesi e in Italia, interrogarsi sulle politiche da adottare nel nuovo panorama, che è già di fronte a noi.

Per saperne di più

Programma, modalità di partecipazione

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