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ANNO SCOLASTICO 2022-23:
SI COMINCIA CON IL 13° MINISTRO DEL XXI SECOLO!

A nostra memoria, quasi nessun Paese può vantare il  primato di iniziare l’anno scolastico con il 13° ministro dell’istruzione  del XXI secolo (13 in 22 anni!).

Non sappiamo ancora chi e che cosa ci riserverà il 25 settembre, ma a giudicare dai programmi elettorali dei vari partiti e coalizioni, che abbiamo esaminato nel punto successivo, si continuerà con la scuola del Novecento.

Eppure il nuovo secolo era iniziato con una svolta degnamente “epocale”: l’autonomia scolastica. Il Regolamento dell’autonomia fu infatti pubblicato in G.U. il 10 agosto 1999, in tempo per inaugurare l’a.s. 1999-2000, il primo del nuovo millennio.

Autonomia vo’ cercando

In 22 anni il Ministero è riuscito a fagocitare autonomia e decentralizzazione, mantenendo saldamente centralizzata tutta l’istruzione, occupandosi dell’unica cosa di cui non avrebbe dovuto: la gestione del personale.

Allora che dovrebbe fare  il nuovo ministro? Demolire il Mammut di viale Trastevere!  Sostituirlo con un’agile gazzella  che reimmagini i curricoli, ricrei e differenzi  la professione docente, dia libertà e responsabilità alle scuole  (di assumere il personale, di gestire i fondi, di personalizzare i curricoli)  e ne verifichi i risultati.

Ma la storia ci racconta che sotto le prime pietre della demolizione finirebbe il ministro, schiacciato dall’apparato ministeriale e sindacale, che solo un governo qualificato e stabile e partiti forti e autorevoli potrebbero frenare. Ubi sunt?

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L’ISTRUZIONE NEI PROGRAMMI DI PARTITI E COALIZIONI PER LE ELEZIONI DEL 25/09/22. NIHIL SUB SOLE NOVUM

La finzione

Quasi tutti i programmi elettorali sulla scuola sono finzioni, liste di promesse senza soluzionidall’adeguamento europeo degli stipendi degli insegnanti al superamento del precariato,  dalla diminuzione del numero degli alunni per classe al maggior numero di docenti di sostegno, dai maggiori investimenti nell’istruzione al rilancio dell’edilizia scolastica, da più tempo a scuola al superamento dell’abbandono scolastico e della dispersione ecc….

Alcuni tratti distintivi

L’analisi più interessante sta allora nell’individuazione di alcuni tratti distintivi nei programmi dei vari schieramenti, insieme alla rilevazione di un preoccupante elemento comune: la scomparsa dell’autonomia scolastica.

Abbiamo scelto di esaminare e di commentare alla luce della visione di ADi sull’istruzione, i programmi relativi a:

1) Coalizione di Centro Sinistra: a. Partito Democratico, b. + Europa, c. Alleanza Verdi e Sinistra, d. Impegno civico;

2) Coalizione di Centro Destra:  Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati,

3) Movimento 5 Stelle,

4) Azione + Italia Viva

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IL MODELLO ADi DI PROGETTAZIONE
E REALIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE

ADi ha consolidato ed esteso con grande successo un  modello di progettazione e realizzazione della formazione di docenti e dirigenti scolastici, in presenza, online e in modalità blended, per istituti scolastici e/o ambiti scolastici, con un forte sviluppo interattivo della modalità online, che era divenuta, di necessità, dominante nel periodo della pandemia Covid19. La caratteristica di questa formazione è la sua alta capacità di rispondere ai bisogni delle diverse realtà scolastiche, aprendole a un nuovo complesso ecosistema dell’apprendimento, che collega la scuola alla comunità locale, nazionale e globale.
E’ compito di ADi organizzare i seminari e gli workshop, modellarli sui bisogni delle diverse realtà, scegliere e coordinare i relatori e gli esperti, creare e distribuire il materiale di supporto, e infine valutare qualità e gradimento.

Tra le tematiche che vengono offerte per l’a.s. 2022-23 abbiamo…

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